SPECIAL AMBASSADOR

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venerdì 9 dicembre 2011

FORMAGGIO DI FOSSA, PIADINA E CRESCIONE AI FORMAGGI

Piadina, pecorino di fossa, salame, squacquerone e rucola

Crescione ai  formaggi

Devo iniziare questo post prima di tutto dicendo :grazie mille Milena!
Milena è un'amica che gentilmente mi ha regalato questo delizioso formaggio che è il Pecorino di Fossa.
Per chi già non lo conoscesse il pecorino di fossa è un formaggio molto particolare. Le sue forme nel mese di agosto vengono avvolte in teli e riposte in fosse di tufo per 90 giorni. A fine novembre c'è l'apertura delle fosse con tanto di sagre e degustazioni.
E' un formaggioFormaggio gustoso, dal sapore intenso che passa dal dolce al piccante e la promessa fatta a Milena era di preparare una ricetta con questo tipico formaggio romagnolo da postare sul blog.
Quindi ho pensato non solo di seguire il suo consiglio di romagnola doc e gustarlo con piadina (fatta in casa ovviamente!), salumi e formaggi tipici ma anche di gustarlo cotto, nel tipico crescione (o cassone) ai formaggi che solo per chi è stato in romagna e ha potuto assaggiarlo sa che è una vera goduria.
Naturalmente ho concluso con piada e Nutella (.........era così buona che non ho fatto in tempo a fare la foto!!)
Contrariamente a quanto si possa pensare la piadina è veramente di facile preparazione, quindi non avete scuse...........provate!

INGREDIENTI:
(per 15 piadine e due crescioni)

1 Kg. farina 00
120 g. di strutto
400 g.acqua
100 g. latte
2 cucchiaini di bicarbonato
4 cucchiaini di sale

(per il ripieno del crescione)

150 g. di gorgonzola dolce
50 g. di pecorino di fossa
50 g. formaggio tipo provolone dolce

PROCEDIMENTO:

impastare (come per la pasta della pizza) tutti gli ingredienti per la piadina e formare un composto liscio ed omogeneo. Suddividerlo in tante palline (15 circa ) più due un pochino più grosse per i crescioni.
Lasciare lievitare (a campana cioè sotto una terrina) per circa 30 minuti. In alternativa coprire con un telo inumidito.
Mettere sul fuoco il testo o una pentola antiaderente dal fondo spesso, precedentemente passato con uno scottex imbevuto in poco olio. Stendere le piadine a forma circolare più o meno spesse, a seconda dei gusti, e lasciare cuocere circa 2 minuti per parte. Si dovranno formare tanti punti scuri tipici della piadina.
Nel frattempo che cuocete le piadine abbiate cura di coprire man mano la pasta, altrimenti si secca e non riuscirete più a tirarla.

Per il crescione stendete i due panetti che avevate lasciato più grossi in un disco leggermente più grande rispetto a quello della piadina. Posizionate su una metà di ogni disco di pasta il gorgonzola tagliato a cubetti e il formaggio di fossa e il provolone dolce grattuggiati, richiudete con l'altra metà del disco (tipo calzone) e con una forhetta sigillate i bordi. Cuocere sul testo per 3 minuti per parte.

Nel caso dovessero avanzarvi, le piadine possono essere congelate e al bisogno fatte scongelare direttamente sul testo o in una pentola antiaderente (non nel forno altrimenti seccano!)

BISCOTTI AL COCCO (DI LAURA)



La ricetta che sto postando non è mia ma di Laura, mia cognata. Ho assaggiato per la prima volta questi biscottini fatti da lei e davvero non avrei mai creduto che fossero senza burro o olio. Quindi buoni e con un occhio alle calorie, che non guasta mai! L'unica accortezza è quella di conservarli in una scatola di latta per evitare che si secchino.

INGREDIENTI:

125 g di farina di cocco (io ho usato il cocco grattuggiato)


125 g di farina bianca ( o farina di riso)

3 uova

80 g di zucchero

1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Sbattere in una terrina due uova con lo zucchero (lasciandone da parte un cucchiaio) e successivamente unire le 2 farine.


Montare a neve l'albume del terzo uovo aggiungendo lo zucchero messo da parte in precedenza

assemblare delicatamente l'albume montato al resto del composto e aggiungere un pizzico di sale.

Con l'aiuto di una tasca da pasticcere (o di due cucchiaini) formate tante palline direttamente su una placca da forno ricoperta di carta da forno. Infornare per circa mezz'ora a 140°

Una volta tolti dal forno lasciare raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

mercoledì 30 novembre 2011

RISOTTO AL BAROLO CON BRESAOLA CROCCANTE IN CESTO DI STELLA OROBICA


Ho acquistato direttamente dallo store Valtellina  diversi prodotti ma ciò che sempre mi soddisfa maggiormente è la bontà della Bresaola de Baita che supera di gran lunga qualsiasi tipo di bresaola acquistata dalle nostre parti. Una volta entrati nel sito è impossibile non acquistare i prodotti tipici valtellinesi, quindi io mi sono data da fare e ho acquistato anche un pezzo di Stella Orobica (formaggio stagionato e molto saporito) la Slinzega e un paio di bottiglie di vino.
Lo store ha indetto il contest "Una ricetta sotto l'albero" e io ho deciso naturalmente di partecipare. La ricetta proposta deve avere come ingredienti i prodotti acquistati sullo store, quindi ho pensato ad un risotto con bresaola ma invece che aggiungere il formaggio nel riso ho pensato ad un effetto scenografico e altrettanto buono cioè il cesto di Stella Orobica dove servire il risotto stesso.

INGREDIENTI (per due persone) :

180 g. di riso Carnaroli
un bicchiere di Barolo
1/2 cipolla
brodo di carne q.b.
50 g. di burro
4 fette di Bresaola de Baita
6 cucchiai di Stella Orobica grattuggiata
Pepe nero q.b.

PROCEDIMENTO:

Far soffriggere la cipolla tagliata a cubetti in 20g. di burro aggiungere il riso, far tostare per qualche minuto poi aggiungere il bicchiere di vino e far evaporare. Dopo che l'alcol del vino è evaporato, aggiungere un paio di mestoli di brodo di carne, lasciare cuocere il riso per circa 20 min. aggiungendo brodo man mano che viene assorbito dal riso. Mentre il riso cuoce tagliare la bresaola a julienne e farla rosolare in un pentolino con un goccio d'olio finchè non risulterà croccante e tenere in caldo. In una pentola antiaderente aggiungere 3 cucchiai di Stella Orobica in modo da formare un cerchio, portare sul fuoco e lasciare sciogliere completamente, spegnere il fuoco e lasciare che si raffreddi leggermente in modo che si sia solidificato e sia possibile sollevarlo. Porlo sopra un un piatto fondo capovolto in modo che prenda la stessa forma. Pocedere nello stesso modo con il restante formaggio in modo da creare  un'altra forma (è possibile utilizzare il forno sostituendo il pentolino con una teglia da forno ricoperta da carta da forno). A cottura ultimata del risotto spegnere il fornello e aggiungere il burro restante per mantecarlo. Versare il risotto nei piatti di Stella Orobica, aggiungere la bresaola croccante e una macinata di pepe nero.

Questa ricetta partecipa al contest dello store Valtellina "Una ricetta sotto l'albero".

La mia ricetta sullo store Valtellina la trovate qui






lunedì 28 novembre 2011

CONTEST CASTAGNE AL DESCO - LA CUCINA ITALIANA

Purtroppo la comunicazione mi è arrivata oggi, come pensavo non sono stata selezionata fra le finaliste del contest "Castagne al Desco" indetto da La Cucina Italiana.



In ogni caso visto che il motto è "l'importante è partecipare" e io partecipavo soprattutto per far conoscere il mio blog l'obbiettivo è stao raggiunto ora la mia ricetta compare qui  direttamente sul sito de La Cucina Italiana e allora............quale migliore pubblicità?

giovedì 24 novembre 2011

FILETTO AL MELOGRANO



Con questa ricetta partecipo ad un contest che mi ha molto incuriosito dal momento che l'ho visto.
Creare una ricetta che abbia come ingrediente il melograno, era una bella sfida dal momento che non ne sono una grande amante. Per la verità non è che non mi piaccia, non mi fa impazzire perchè il semino all'interno della bacca un pò mi infastidisce, ma soprattutto detesto sgranarlo. Infatti non solo mi sporco matematicamente (come è successo ieri sera!) ma riesco anche a imbrattare ciò che mi circonda. Ieri sera è stata la volta del muro della cucina! In ogni caso mi intrigava superare questo pregiudizio nei confronti di un frutto antico come il melograno. Mi sono un pò documentata e questo frutto, originario dell'Asia,  è da sempre stato considerato un simbolo dalle più importanti religioni, dall'Ebraismo per il quale era considerato simbolo di onestà e correttezza, all'Islam che lo considera fra i frutti che crescono nel giardino del paradiso, al Cristianesimo considerato simbolo del martirio e rappresentato in molti dipinti religiosi dal Botticelli e da Leonardo da Vinci.
Tornando alla cucina, spesso il melograno (come i frutti rossi in genere) viene utilizzato oltre che nelle preparazioni di dolci anche accostandolo alla carne di maiale e alla selvaggina, mentre in questa ricetta l'ho voluto accostare al filetto di manzo, in una salsa morbida arricchita dal vino rosso. Non avrei mai detto che riuscisse così bene e invece................beh provatela e poi mi saprete dire!

INGREDIENTI ( x due persone):

due fette di filetto di manzo
1/3 di un melograno sgranato
mezzo bicchiere di vino rosso
50 g. di burro
sale
pepe

PROCEDIMENTO:

in un pentolino fate scigliere 20 g. di burro e aggiungete le bacche del melograno fate cuocere per 5 minuti poi alzare la fiamme e aggiungere il vino rosso. Lasciare evaporare l'alcol del vino per 5 minuti e successivamente abbassare la fiamma e lasciare cuocere per 10 minuti o finchè la salsa non si sarà ridotta e addensata e aggiungere una presa di sale. Cospargere il filetto con sale e pepe. Sciogliere il restante burro in un tegame antiaderente e far cuocere a fiamma vivace il filetto 3-4 minuti per lato. Posizionare il filetto su un piatto e irrorarlo con la salsa al melograno.


Questa ricetta partecipa al contest di Farmaflo http://www.farmaflo.it/ "LE RICETTE DELLA SALUTE IL MELOGRANO"

http://www.farmaciasergio.it/

martedì 22 novembre 2011

VELLUTATA DI PISELLI, GAMBERI E VERDURE CROCCANTI



Il pisello è un ortaggio ricco di vitamine, proteine, sali minerali e fibre e ha la caratteristica positiva di dare senso di sazietà immediato, che per me che sono sempre a dieta non è poco!
Il problema è che non riesco a cucinarli spesso, forse perchè ho il brutto ricordo della fettina di carne con i piselli che mi davano ancora all'asilo e che proprio non mi andava giù, o perchè mia mamma non li ha mai cucinati se non nel mienstrone o nello spezzatino, sta di fatto che non riesco mai ad utilizzarli come verdura di accompagnamento.
Questa vellutata è davvero buona e può essere definita un piatto unico visto la presenza dei gamberi e delle verdure. Naturalmente se presentata in minor quantità su un piatto piano è un ottimo antipasto e se servito in un bicchierino un fantastico finger food!

INGREDIENTI PER DUE PERSONE:

350g. di piselli surgelati
10 gamberi sgusciati
1 litro di brodo vegetale
1 carota
1/2 porro
sale nero q.b.

PROCEDIMENTO:

In una pentola portare a bollore il brodo con i piselli surgelati e fare cuocere per circa 15 minuti dal bollore o fino a cottura dei piselli.
Tagliare le carote e il porro a julienne (striscioline) e far saltare in un pentolino con poco olio Evo prima le carote e circa 5 minuti dopo aggiungere il porro. Non devono cuocere ma rimanere croccanti.
Al termine della cottura dei piselli togliere una tazza o due di brodo, da tenere comunque da parte nel caso dovesse servire successivamente(a volte capita che risulti troppo brodoso e la vellutata resti troppo liquida, quindi conviene togliere un pò di brodo, passare i piselli e aggiustare successivamente la consistenza della vellutata).
Con il minipimer passare i piselli in modo da ottenere una vellutata, non deve essere troppo cremosa ma nemmeno troppo liquida. Nel caso dovesse mancare del brodo aggiungerne un poco di quello tenuto da parte.
Far bollire i gamberi per un paio di minuti in acqua bollente salata e scolarli.
Versare nel piatto la vellutata, aggiungere i gamberi e sopra le verdure croccanti, aggiungere un filo di olio Evo e una grattata di sale nero. Buon appetito!

venerdì 18 novembre 2011

PITIGLIANO, SOVANA E SORANO - MAREMMA TOSCANA

Non c'è che dire, la Toscana è davvero bella e la Maremma è un angolo di paradiso. Sarà che abbiamo trovato un week-end di sole e temperature miti, sarà che abbiamo mangiato (tanto) ma davvero bene e bevuto (naturalemte vino) divinamente, ma è stato davvero un week-end enogastronomico a tutti gli effetti.
E poichè non mi smentisco mai e porto a casa sempre un piccolo ricordo di dove vado, con le amiche abbiamo svaligiato (per buona pace dei nostri mariti!) buona parte delle botteghe del posto............e come tornare dalla Maremma senza i Pici, senza il pecorino, senza l'agliata e chi più ne ha più ne metta. Insomma al ritorno tutti a tavola.............e cena tipica maremmana!


PITIGLIANO E LE CASE A STRAPIOMBO SULLO SPERONE IN TUFO



I VICOLI E LE CASE DEL BORGO SCAVATI NEL TUFO








MACELLERIA TIPICA





SORANO



SOVANA
CENA TIPICA TOSCANA



PISELLINO DI CINGHIALE

PECORINO TOSCANO

GELATINE E COMPOSTE

CAPOCOLLO

...............E PER FINIRE PICI ALL'AGLIATA PICCANTE

COEUR COULANT


Ormai ho deciso di dedicarmi completamente alla cucina (e di conseguenza a questo blog) e spazio dal leggere ricette ovunque anche su blog e siti non propriamente nostrani come questo http://www.cuisineaz.com/ che consiglio vivamente a chi mastica un  pò di francese.
La ricetta che vi propongo l'ho trova nel libretto che gentilmente il sito offre se ci si registra on-line, libretto che fa venire l'acquolina solo a pronunciarne il titolo "Tous babas de chocolat", oltre che per le immagini. Contiene una serie di ricette tutte al cioccolato, fondente e non, bianco e nero, insomma un libretto golosissimo!

INGREDIENTI :
(per 4 persone)
100 g. di cioccolato
8 quadrati di cioccolato fondente
3 uova
80 g. di zucchero
50 g. burro
un cucchiaio di farina

PROCEDIMENTO:
Preriscaldare il forno a 260°
In una ciotola unite uova e zucchero e mescolate con una frusta, poi aggiungete la farina.
Far fondere il burro con con 100 g. di cioccolato nel forno a microonde o a bagno maria. Lasciate leggermente intiepidire, poi unite il tutto alle uova e mescolare.
Imburrare 4 ramequins e versarvi 1/3 del composto. Far cadere in ogni ramequins due quadratini di cioccolato fondente e ricoprire con il resto del composto.
Fa cuocere nel forno per 5-6 minuti.

Consiglio: per evitare che i tortini si spezzino nel toglierli dai ramequins potete anche servirli, come ho fatto io, all'interno degli stessi ramequin.

martedì 15 novembre 2011

SALMONE AFFUMICATO IN SFOGLIA

Ad ogni festa (Natale in primis!) compare quasi sempre sulle tavole italiane (e non solo) il salmone affumicato, accompagnato da crostini di pan carrè con burro salato. Buono eh...........ma che barba, sempre la solita minestra!
La ricetta che sto postando è super veloce e super facile, però di grande effetto e secondo me anche molto gustosa, raffinata e soprattutto alternativa al solito crostino.


INGREDIENTI:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
200 g. di Philadelphia
100 g.di salmone affumicato a fette

PROCEDIMENTO:
Stendere la pasta sfoglia e spalmarvi la Philadelphia, aggiungere il salmone affumicato tagliato a strisce. Arrotolare la pasta sfoglia su se stessa, mantenendo all'interno il ripieno e partendo dal lato lungo. Sigillare bene i bordi e spennellare la superficie con del latte.
Infornare a 180° per 30 minuti.


Questa ricetta partecipa al contest RICETTA SOPRAFFINA di
http://www.lacuochinasopraffina.com/


venerdì 11 novembre 2011

COOKIES ALL'AVENA CON UVETTE (O CIOCCOLATO) E BRON SUGAR


Variante al cioccolato


Ecco un'altra ricetta dolce che ha riscosso parecchio successo.
La ricetta non è mia, l'ho trovata qui (il Cavoletto è sempre una garanzia!)l'unica variante è che io ho utilizzato il BronSugar Mauritius Moscovado che è uno zucchero fantastico non solo per il suo colore bruno e per il profumo intenso ma anche perchè ha un aroma molto deciso di caramello liquirizia e miele che si sposa alla perfezione con il sapore dolce delle uvette o del cioccolato.
Visto che quando li faccio spariscono nel giro di un giorno io ho raddoppiato le dosi in modo da preparare circa 30 biscotti.

INGREDIENTI

Burro 340g
farina 330g
fiocchi di avena 300g
BronSugar Mauritius Moscovado 200g
uvetta (idealmente, corinto) 150g
Gocce di cioccolato fondente 150g
uova 3
estratto di vaniglia naturale 1 cucchiaino o vanillina
lievito per dolci un cucchiaino scarso
sale 1 presa

PROCEDIMENTO
Nel robot da cucina o con le fruste sbattere le uova con lo succhero e il burro fuso precedentemente a bagnomaria o nel microonde. Aggiungere la farina setacciata con il lievito, l'avena e la presa di sale. Deve risultare un composto morbido ma non troppo quindi se necessario aggiugere ancora un paio di cucchiai di farina. Se vi inetressa fare le due vairnati come ho fatto io cioccolato e uvetta dividere l'impasto in due parti uguali. In uno aggiugere le uvette precedentemente ammollate (10 minuti in acqua tiepida)e strizzate e nell'altro le gocce di cioccolato. Disporre su una teglia con carta da forno e con l'aiuto di due cucchiai delle cucchiaiate di impasto e appiattirlo con l'aiuto del cucchiaio in modo da formare dei biscotti alti all'incirca 1 cm e con un diametro di circa 6/7 cm. Infornare a 180° per 15 minuti o fichè non saranno dorati in superficie. Lasciare raffreddare prima di consumare.

TORTA ALLO YOGURT CON FARCIA AL CIOCCOLATO (TORTA DELLA GIO')


Eccomi con una ricetta semplicissima ma di grande effetto e soprattutto buonissima.
Non voglio prendermi alcun merito perchè l'idea e la ricetta non sono mie ma della mia amica Giovanna.
Anche a lei piace molto cucinare e sperimentare, e devo dire che con questa ricetta ha fatto centro.
Lei dice che quando fa questa torta con o senza ripieno, in un giorno viene mangiata da tutta la famiglia e non ne rimane mai una briciola. Beh.......ora che l'ho fatta ci credo!
Il pregio di questa ricetta è che nonostante sia una torta golosa a tutti gli effetti, è molto leggera per l'assenza del burro nell'impoasto, sostituito dall'olio di riso, e per l'utilizzo di una crema pasticcera preparata con il con il latte d'avena invece che con il latte vaccino.
Inoltre io ho scelto lo Yogurt al gusto nocciola della Muller ma può essere usato qualsiasi gusto di yogurt in modo da dare alla torta il gusto preferito.
In realtà io ho fatto una piccola variante alla ricetta (non volermene Giò!)in quanto proprio perchè ho scelto lo yogurt alla nocciola ho pensato di accostare una farcia al cioccolato ma poichè il principio della torta è la leggerezza ho pensato ad una farcia al cioccolato senza uova. Una specie di crema pasticcera al cioccolato ma senza uova. Uno spettacolo.....se non ci credete provatela! (GRAZIE GIO')

INGREDIENTI:

1 VASETTO DI YOGURT (gusto a piacere, io ho usato il muller alla nocciola)
2 VASETTI DI FARINA
2 VASETTI DI ZUCCHERO
1 VASETTO DI MAIZERA
1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
1 VASETTO DI OLIO VEGETALE (GIRASOLE O RISO)
3 UOVA

Per la Farcitura :
Crema pasticcera classica sostituendo il latte vaccino con il latte di avena.

oppure

Farcia al cioccolato:
1/2 litro di latte (io ho usato il latte d'avena)
3 cucchiai di cacao amaro (o al latte secondo i gusti io addirittura ho usato il Nesquik)
3 cucchiai di zucchero (se si usa il Nesquik basta un cucchiaio di zucchero)
3 cucchiai di farina

Procedimento
Unire tutti gli ingredienti per la preparazione della torta nel robot da cucina, azionare e impastare a velocità moderata finchè non si formeranno delle bollicine.
In una teglia da 26 cm ricoperta con carta da forno, versare l'impasto e cuocere in forno a 180° per 40 minuti e successivamente a 150° per altri 20 minuti.
Mentre la torta cuoce, preparare la farcia. Versare, lontano dal fuoco, cacao, zucchero e farina in un pentolino aggiungere molto lentamente il latte continuando a mescolare. In questo modo non si formeranno grumi. Portare il pentolino sul fuoco moderato e continuando a mescolare portare a bollore, quindi abbassare la fiamma e sempre mescolando cuocere per una decina di minuti fino ad arivare alla consistenza desiderata. Raffreddando, la farcia tende ad addensarsi ma non lasciatela troppo liquida per evitare che fuoriesca dalla torta. Lasciare raffreddare in un contenitore con un foglio di carta da forno a contatto con la farcia per evitare che si formi una fastidiosa pellicola.
Fare raffereddare la torta, tagliarla orizzontalmente in due parti e spalmare la farcia (o crema pasticcera) richiudere e spolverizzare con zucchero a velo.

martedì 8 novembre 2011

STROZZAPRETI CON FARINA DI CASTAGNE FUNGHI PORCINI E FONDUTA LEGGERA DI TALEGGIO

Finalmente sono riuscita a trovare una ricetta che mi soddisfi per partecipare al contest de La Cucina Itliana.
Ingradiente da "interpretare": la farina di castagne.
L'idea iniziale era di preparare dei ravioli con farina di castagne e ripieno di ricotta e funghi, ma dopo averli fatti mi sono resa conto che risultavano un pò troppo dolciastri per i miei gusti, quindi ho pensato ad un'altra ricetta che unisse due ingredienti "autunnali" quali i funghi e la farina di castagne. E quale formaggio poteva sposarsi alla perfezione con questi due squisiti ingredienti se non il taleggio, formaggio dal sapore dolce, con lievissima vena acidula e leggermente aromatico.
Non credo che vincerò, o meglio, non ho la presunzione di pensare anche solo lontananmente che la mia ricetta verrà mai presa in considerazione, visto anche che il mio blog è poco seguito (se non proprio ignorato).Nessuno mi scrive commenti e, tranne le mie più care amiche, nessuno lo conosce.
Comunque visto che l'importante è partecipare e soprattutto (cosa più importante) che mi sono divertita un sacco a cucinare, sono veramente molto soddisfatta. La ricetta per me è davvero buonissima (ma mi rendo conto che è un giudizio decisamente di parte), non troppo difficile da preparare (strozapreti compresi) anche per chi non è esperto in cucina.
I miei ospiti hanno apprezzato molto, quindi ho pensato che a parte il mio giudizio valesse la pena di ascoltarli e di pubblicare questa ricetta, perchè per chi ama cucinare è tanto importante gustare quanto si è cucinato, magari con fatica, ma ancora di più vedere i propri commensali che apprezzano con gusto!

INGREDIENTI:

Per gli strozzapreti (per 8 persone):

600 g. di farina 00
200 g. di farina di castagne
un bicchiere abbondante di acqua tiepida
un pizzico di sale

Per la fonduta leggera:

250 g. di taleggio
una confezione di panna da cucina

Per il condimento di funghi:

4 piccoli cipollotti
150 g.di funghi porcini secchi
prezzemolo q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
Olio Evo

Procedimento:
versare le due farine in una ciotola con un pizzico di sale, versare lentamente l'acqua. Fare attenzione a non versare troppa acqua, alla fine l'impasto non deve risultare appiccicoso.

Impastare per una decina di minuti (come per la pasta della pizza),

quando l'impasto risulta liscio ed elastico avvolgere nella pellicola e lasciare riposare per circa 10 minuti.

Nel frattempo mettere i funghi porcini secchi in ammollo nell'acqua per togliere la terra.
Stendere la pasta con il mattarello, finchè la sfoglia non risulti alta all'incirca 2 millimetri, io per comodità ho diviso la pasta in panetti più piccoli in modo che fosse più semplice lavorarli e stenderli.

L'importante è che i panetti che si lasciano da parte stiano sempre avvolti nella pellicola altrimenti l'impasto tende a seccare.
Tagliare la sfoglia in strisce parallele della dimensione di un paio di centimetri.

Prendere il capo di una striscia fra le mani e sfregare delicatamente per arrotolare la pasta su se stessa (esattamente come quando si sfregano le mani quando fa freddo).

Partendo dal capo della striscia, sfregare e tagliare immediatamente con le dita circa 5-6 cm di pasta arrotolata con la sfregatura. Quindi procedere così sfrgare e tagliare, sfregare e talgiare fino a finire la striscia.
Porre gli strozzapreti così preparati su un vassoio infarinato. Continuare con le altre strisce fino ad esaurimento della pasta.
In un a pentola portare a bollore abbondante acqua salata.
Nel frattempo togliere i funghi dall'acqua, siacquarli bene e strizzarli.
In un tegame antiaderente con due cucchiai d'olio d'oliva far soffriggere i cipollotti precedentemente tagliati a fettine. Quando il cipollotto è imbiondito aggiungere i funghi e il prezzemolo tritato, salare e lasciare cuocere a fuoco lento per circa 10 - 15 minuti.

Togliere la muffa al taleggio e tagliarlo a cubetti. In un pentolino (meglio a bagnomaria)far sciogliere il taleggio con la panna e tenere in caldo.

Qunado l'acqua bolle far cuocere gli strozzapreti per circa uno/due minuti da quando ritornano in superficie.

Scolare la pasta e condirla con parte della fonduta leggera di taleggio. Comporre il piatto con la pasta aggiungere i funghi e un paio di cucchiai di fonduta, una macinata di pepe nero e........buon appetito!


Questa ricetta partecipa al contest de La Cucina Italiana CASTAGNE AL DESCO.

http://www.lacucinaitaliana.it/

http://www.ildesco.eu/

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mercoledì 5 ottobre 2011

DIMENTICAVO.....IL CUGINETTO PUPU!

Dimenticavo fra gli amici animali di includere il cuginetto del RO, PUPU!
Il suo vero nome è IVAN ma non vi sto a raccontare la storia del suo secondo nome PUPU (magari in privato, si può fare!), sta di fatto che questo bellissimo micetto ora vivrà complessato tutta la vita per questo nome che non gli rende affatto giustizia!!



COCCO, VIOLA E IL RO!

Vi presento i nostri due nuovi compagni, sono Cocco e Viola, due cocorite che mi hanno gentilmente regalato, per la grande gioia di Daniele!!
In fondo penso che dopo ormai due settimane di permanenza nella nostra casa, alla fine si sia affezzionato anche lui!
Sono un maschio (Cocco) e una femmina (Viola)cantano tantissimo, chiaccherano fra loro e a volte litigano un pò, ma la sera quando viene buio si avvicinano l'uno all'altro e fanno la nanna vicini vicini, sono tenerissimi.
L'unico inconveniente è che sporcano molto per terra con i gusci dei semini che mangiano, quindi dopo una settimana in casa abbiamo preso la decisione di metterli sul terrazzo al primo piano. Per ora stanno benissimo, la mia preoccupazione è per l'inverno imminente, ho paura di ritrovarli una mattina congelati, vabbè verdremo per ora resiste la bella stagione e loro se la godono!

VIOLA



COCCO



L'unico in famiglia davvero perplesso resta il RO!



giovedì 29 settembre 2011

FILETTO CON PATATE SAUTE' DI GORDON RAMSEY



Ok ci ho provato, non sarà stato sicuramente uguale a quello fatto da lui, ma devo dire che merita! Il filetto resta molto saporito (abbondano gli aromi) e le patate sono uno spettacolo croccanti fuori e morbide dentro, assolutamente da provare! Io da profana mi sono permessa di aggiungere una salsa di cipolle dorate con riduzione di amarone.......uno spettacolo!



INGREDIENTI (per due persone):



2 Fette di filetto dello spessore di 2/3 centimetri

3 patate non troppo grosse

8 spicchi d'aglio

rosmarino

timo

Olio Evo

Olio di semi

Sale q.b.

Pepe q.b.

Una tazza di brodo (io l'ho fatto con il dado)



PREPARAZIONE:


Lavare le patate e togliere la terra dalla pelle con l'aiuto di una spazzolina. Senza sbucciarle taglairle in due parti nel senso della lunghezza e far cuocere in acqua bollente saltata per circa 10 minuti.


Mentre cuociono le patate pereparare i due bouquet di aromi composti ciascuno da 4 rametti di romarino 6 rametti di timo e 4 spicchi d'aglio con la loro buccia e semplicemente schiacciati con l'aiuto di un coltello.

In un pentolino far rosolare una cipolla dorata tagliata a fettine in due cucchiai d'olio Evo, dopo circa 15 minuti aggiungere due bicchieri di Vino rosso (io ho usato l'Amarone) e lasciare evaporare finchè non si restringe della metà circa. Tenere in caldo.


Scolare le patate. In una padella fare scaldare 4 cucchiai di olio di semi e mettervi le patate dalla parte del taglio, non della pelle. Lasciar cuocere finchè non risulteranno dorate poi girarle dalla parte della pelle e aggiungervi il bouquet di aromi con gli spicchi d'aglio. Procedere fino a cottura.



Salare e pepare le fette di filetto da entrambi i lati. In una padella far scaldare 2 cucchiai di olio Evo a fuoco vivace aggungere le fette di filetto e far rosolare bene, quando si gira il filetto per rosolare l'altro aggiungere il bouquet di aromi con l'aglio.

Quando entrambi i lati del filetto sono rosolati aggiungere una noce di burro far sciogliere e subito dopo un mestolo di brodo. Tutta questa operazione deve durare circa 10 minuti non di più altrimenti il filetto diventa troppo cotto.


Servire le fette di filetto su un piatto con a lato le patate sautè e la salsa di Amarone e cipolle.

MELANZANE FRITTE LIGHT



Ormai le conoscete tutti le mie melanzane che sembrano fritte ma in realtà non lo sono.

I segreti sono: impanarle con il latte invece che con l'uovo e cuocerle in forno invece che friggerle

Anche se lo sapete ormai tutti, vi posto lo stesso la ricetta originale.


INGREDIENTI:

2 melanzane

Pane grattuggiato

Olio Evo

Latte q.b.

Sale q.b.

PREPARAZIONE:

Tagliare le melanzane a fette spesse circa un centimetro e metterle in un colapasta con un pò di sale fino a perdere l'acqua di vegetazione.

Dopo circa 30 minuti asciugare le fette con dello scottex e procedere all'impanatura (finta). Immergere entrambi i lati nel latte e poi nel pangrattato.

Posizionare le fette "impanate" su una teglia ricoperta con carta da forno e irrorare con un filo d'olio. Non è necessario abbondare con l'olio altrimenti equivarrebbe a friggerle, però ogni fetta deve avere un pochino d'olio sopra altrimenti secca in forno.

Cuocere le melanzane in forno a 200° per circa 40 minuti. Sono pronte quando sulla superfice vedete una bella crosticina dorata.





METTI UNA SERA A CENA CON LE CRUDITE'









Per viziare il mio maritino...ieri sera ostriche e gamberi crudi conditi con un filo d'olio ligure e una spolverata di sale nero dell'Himalaya. Il tutto annaffiato da una buonissima bottiglia di ansonica.


Beh vi giuro che era la morte loro!