SPECIAL AMBASSADOR

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lunedì 27 febbraio 2012

AMICI ...............O QUASI!

ATHOS E ROMEO

RISOTTO AL SALMONE E VODKA

Ciao a tutti! Purtroppo sono a dieta e anche se questa è meno peggio delle altre diete che ho fatto in passato, anche se è una dieta che ha molte ricette (dietetiche!) con cui sbizzarirsi per evitare monotoni pranzi e cene a base della solita fettina con insalatina verde, di certo nessuna di queste ricette è così buona da essere degna di finire sul blog.
Mangiare sano, senza troppi grassi e tenendo sott'occhio i carboidrati ha i suoi effetti positivi, principalmente sulla salute e sulla linea, ma meno sulla mia incessante voglia di creare nuovi manicaretti.
Quindi ho deciso che ogni tanto mi tocca prendermi una pausa da questa dieta sana altrimenti divento anche io "-ina" come l'insalatina e la fettina.........e che tristezza!



Ingredienti:

180 g. riso carnaroli
60 g. di salmone affumicato a listarelle
mezza confezione di panna da cucina
20 g. burro
1 l. di brodo vegetale
mezzo bicchiere di vodka
pepe nero q.b.
erba cipollina q.b.

Procedimento:

far sciogliere il burro in una pentola insieme al salmone, aggiungere il riso e farlo tostare. Sfumare con la vodka, lasciar evaporare l'alcol e poi aggiungere poco per volta il brodo caldo.

A fine cottura, dopo circa 15 minuti, quando ancora ilo riso è al dente, spegnere il gas, aggiungere la panna, una macinata di pepe e mescolare energicamente (se si riesce si dovrebbe sbattere il tegame mentre si mescola  per far si che il riso rilasci l'amido) per circa 4-5 minuti per per far mantecare bene il risotto. Spolverare con l'erba cipollina taglizzata.

giovedì 9 febbraio 2012

ATHOS

A grande richiesta, signore e signori, vi presento:

                                                ATHOS
                          (il nostro piccolo pappagallo cenerino)







Ha solo poco più di due mesi, deve essere ancora imboccato tre volte al giorno, ma da un paio di settimane (evviva!!) sta cominciando a sgranocchiare un pò di mela (che gli piace tanto!), è simpaticissimo, ha sempre bisogno di tantissime coccole e ama tantissimo stare in compagnia ed essere accarezzato.
Quando è arrivato a casa Crippa, assomigliava ad un piccolo extraterrestre ma con molta cura e pazienza sta diventando un forte e robusto pappagallo.
Il nome Athos l'ha scelto Daniele e a me è subito piaciuto perchè mi da l'idea di un nome importante, non tanto perchè è il nome di uno dei tre moschettieri ma perchè nella mitologia greca Athos era il famoso gigante che nella battaglia con gli Dei si lasciò sfuggire di mano un masso che caduto nel mare andò a formare un lembo di terra che corrisponde all'attuale penisola dell'Athos in Grecia.
Non so perchè, ma fin dall'inizio abbiamo dato per scontato che fosse un maschio (visto che nei cenerini il sesso si può scoprire solo con un esame specifico, oggi purtroppo non sappiamo se è maschio o femmina).
Devo dire che non avrei mai immaginato che un pappagallo potesse interagire in questo modo con un essere umano, se dico così oggi figuriamoci quando dirà il mio nome..............vi terrò aggiornati!

venerdì 3 febbraio 2012

IL BRASATO PERFETTO



Non ho trovato questa ricetta davvero unica nel classico ricettario di cucina ma in un libro davvero molto bello per gli appassionati gourmand. Il titolo del libro è "L'arte del menu" di Fabiano Guatteri edizione Ponte alle Grazie collana Il lettore goloso.


Ho ripreso il titolo della ricetta che l'autore stesso ha dato nel testo. Non ho potuto modificarlo perchè dopo aver cucinato questo brasato, provato la carne squisita che si scioglie in bocca, gustato il tutto con un'ottima polenta, non c'è altro modo di definire questo brasato se non  "perfetto".
Ricetta difficile: NO, ricetta lunga nei tempi di cottura: SI.
Quel che più conta in questa preparazione è avere la pazineza di cuocere molto lentamente la carne, lasciarla marinare al caldo nel suo succo, far scigliere con pazienza tutto il grasso. Vi assicuro che quando avrete completato l'opera la soddisfazione per il  palato vostro e dei vostri invitati vi ripagherà appieno dei lunghi tempi di cottura.

Ingredienti per 5 persone:

1 kg. di Cappello di prete
1 kg di Ganascino
2 cipolle
2 dl di Vino rosso corposo (io ho usato il Barolo)
1/2 litro di brodo di carne
(io l'ho fatto con 1kg di cappello  di prete - destinato poi ad altro consumo -una cipolla una carota e una costola di sedano)
300g. in una fetta di prosciutto crudo
olio EVO
una noce di burro

Preparazione:

In un tegame antiaderente che possa contenere tutta la carne e adatto alla cottura in forno, far sciogliere una noce abbondante di burro e far rosolare tutti i pezzi di carne su ogni lato. Togliere la carne dal tegame e tenere in caldo.
Nello stesso tegame aggiungere le cipolle tagliate sottili e a fuoco dolce far stufare per circa 20 minuti. Togliere le cipolle dal tegame e tenerle da parte.
Successivamente far deglassare il fondo di cottura con due dl di vino rosso (cioè aggiungere il vino rosso e far evaporare a fiamma vivace per 4 minuti staccando con un cucchiaio di legno tutte le crosticine che si sono formate sul fondo della pentola). Aggiungere il brodo e quando bolle la carne e le cipolle.
Mettere la pentola in forno e far cuocere per 1 ora a 120°. Successivamente abbassare la temepratura del forno a 60° e lasciare marinare a caldo per 8 ore (o tutta la notte).
Trascorse le 8 ore alzare la temperatura del forno a 100° e far cuocere per 8 ore (sempre coperto). Poi togliere il brasato dal forno e metterlo sul balcone per 12 ore, in modo che  tutto il grasso sciolto della carne si solidifichi e sia facilmente asportabile. Non è finita........trascorso questo tempo togliere tutto il grasso, ormai solidificato, dalla superficie, aggiungere il prosciutto tagliato a pezzetti e mettere in forno (sempre coperto) per altre 6 ore a 100°. Togliere dal forno e far cuocere sul gas senza coperchio per circa 30 minuti per far raggiungere al sugo la consistenza ottimale. A questo punto se si vuole si può asportare il prosciutto (io non l'ho fatto). e Da sevire rigorosamente con una polenta fumante.............buon appetito!

PS.nel caso, a fine cottura, il sughetto fosse ancora troppo brodoso è possibile aggiungere della fecola o maizena o farina (sciolta in un pò d'acqua altrimenti visto che il sugo è caldo si formeranno i grumi).

martedì 24 gennaio 2012

INVOLTINI DI LATTUGA PICCANTI


Involtino in fase di preparazione


Involtino pronto da mangiare




















Le mie amiche ora rideranno, perché non crederanno affatto a quello che sto per dire, ma giuro che e' andata proprio cosi':questa sera sono tornata a casa molto tardi dal lavoro e avevo scongelato due petti di pollo, non sapevo come cucinarli, visto che non avevo voglia del classico pollo ai ferri con una triste insalatina di contorno, quindi mi e' venuta l'idea di questi involtini, semplici, leggeri ma molto gustosi. La lattuga funge da contenitore (tipo tortiillas), il pollo saltato con le cipolle (era quello che offriva il mio frigorifero, ma possono essere aggiunte altre verdure a piacere)sesamo e peperoncino e' facile e veloce da preparare e per concludere un ottima salsa piccante (vi consiglio il STOKES REAL Chilly Ketchup) x accompagnare il tutto.Buonissimi!

INGREDIENTI x due persone:

2 piccoli petti di pollo
1 cipolla rossa
2 cipolle dorate
8 foglie di lattuga
Sale q.b.
Peperoncino q.b.
Semi di sesamo q.b.
Olio evo
Salsa piccante

PROCEDIMENTO:
affettare le cipolle e far saltare in una padella con un cucchiaio d'olio per circa 15 minuti a fuoco vivace. Devono rimanere croccanti.
Tagliare in due nel senso della lunghezza i petti di pollo e poi a striscioline.
Sciacquare sotto l'acqua corrente le foglie di lattuga e tamponarle con carta assorbente.
Aggiungere alle cipolle il pollo e far rosolare a fuoco vivace, salare e aggiungere ( secondo il proprio gusto) peperoncino e semi di sesamo. Procedere la cottura per altri 15 minuti circa.
Servire il pollo con le foglie di lattuga e la salsa piccante. Ogni commensale preparerà il proprio involtino.

giovedì 19 gennaio 2012

HAMBURGHER GOLOSO


Ecco una ricetta golosissima ma nello stesso tempo light!
Per chi come me deve sempre tenere sott'occhio le calorie è perfetta.
Si tratta di un Hamburger particolare. La ricetta originale viene servita in qualche fast food di non ricordo quale città americana, quindi per definizione non nasce affatto come pietanza light.
Domenica sera mentre guardavo con mio marito Man vs Food un programma su Nat Geo Adventure dove un pazzo fa il tour di tutti i fast food e ristoranti americani mangiando di tutto e di più, mi ha colpito il modo in cui veniva preparato questo Hamburger. Gli ingredienti di base della ricetta sono light: carne trita e cipolle. Nella versione originale l'hamburger viene servito in un mega panino al sesamo con senape e cetriolini sott'aceto affettati. Quindi, mega panino a parte, tutto il resto è mangiabile anche da chi è perennemente a dieta come me. Inoltre vi assicuro che anche se ho evitato grassi inutili nella cottura (burro) è venuto comunque squisito..........beh naturalmente con un contorno di patatine fritte sarebbe stato perfetto............ma non si può pretendere tutto dalla vita, no?


INGREDIENTI per 2 persone:

400 g. di carne trita scelta di manzo  
1 cipolla bionda
2 sottilette Light
3 cetriolini sott'aceto
senape a volontà
un cucchiaino di olio Evo

Opzione:

Pane per hamburger

PROCEDIMENTO:

tagliare la cipolla a fettine sottilissime e far saltare a fuoco lento in una pentola antiaderente per circa 15 minuti e aggiustare di sale (nel caso fosse necessario aggiungere poca acqua durante la cottura).
Dividere la carne trita in due parti uguali.
Togliere le cipolle dalla pentola e nello stesso tegame, senza aggiungere olio, mettere le due parti di carne trita schiacciando bene con la mano in modo che si appiattiscano bene. Continuare a sciacciare l'hamburger con una paletta (non viene perfettamente tondo, ma è la sua particolarità). Salare leggermente e vesare sopra ogni hamburger le cipolle. Cuocere per circa 3-4 minuti poi girare l'hamburger con l'aiuto della paletta, in modo che le cipolle restino sotto alla carne. Far cuocere per altri 3 minuti poi aggiungere una sottiletta su ogni hamburger e coprire solo parzialmente la pentola per un  minuto in modo tale che il formaggio si sciolga. Per chi non è a dieta servire in un panino da hamburger caldo, con senape e cetriolini affettati. Per chi è a dieta come me........niente pane, ma che buono lo stesso!

giovedì 12 gennaio 2012

CAPESANTE RADICCHIO E ZAFFERANO


Sono tanti anni che cucino queste capesante, normalmente per Natale, ma vanno bene per ogni occasione. Per me sono un jolly, sono semplici e veloci da preparare, e se non so cosa fare di antipasto quando ho ospiti, le propongo e hanno sempre riscosso un grande successo.
Di solito le cucino senza lo zafferano ma visto che mia sorella mi ha portato da Istambul una confezione di pregiatissimo zafferano acquistato in una di queste splendide boutique delle spezie,



ho voluto provare anche questa variante, che risulta comunque molto buona e delicata. Scegliete voi come farle secondo i vostri gusti.

Ingredienti x 4 persone:

8 capesante con il loro guscio
un o due cespi di radicchio (a secoda delle dimensioni)
una confezione di panna da cucina
parmigiano grattuggiato q.b.
zafferano
farina q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Procedimento:

Tagliare il radicchio a listarelle e farlo saltare in una pentola antiaderente con un filo d'olio, finchè non si sarà appassito. Aggiungere la panna da cucina nella quale avrete sciolto precedentemente lo zafferano (se lo volete aggiungere) e lasciare cuocere per 5 minuti a fuoco lento, aggiustare di sale e pepe.
Nel frattempo togliere le capesante dal guscio e sciacquarle sotto l'acqua corrente per togliere eventuali residui di terra, sciacquare bene anche i gusci e tamponare entrambi con uno scottex. Infarinare i molluschi e farli dorare in una pentola in cui avrete precedentemente sciolto una noce di burro. Salare leggermente.
Posizionare in ogni guscio un cucchiaio di radicchio, una capasanta e una spolverata di parmigiano.
Infornare a 200° per 10 minuti o finchè il parmigiano risulta dorato.

Pollo al curry e latte di cocco

Innanzi tutto BUON ANNO a tutti!
Novità del 2012 sono diventata SPECIAL AMBASSADOR de La Cucina Italiana, ringraziamento speciale dalla redazione della rivista per aver partecipato al loro contest. Davvero molto carini...........visto che il motto era "l'importante è partecipare", alla fine un riconoscimento l'ho vinto.

Sono stata per un lungo periodo latitante perchè purtroppo il lavoro mi ha occupato per tutte le vacanze (non per me!) natalizie e un pò perchè nel tempo libero ho cucinato, cucinato e ancora cucinato.
Quindi ho un bel pò ricette in arretrato ancora da postare.
Inizio con una ricetta orinetale che amo tantissimo. Premetto che non sono una fanatica del pollo al curry nè tantomeno del curry in generale perchè per me ha un sapore sempre troppo forte. Sono però riuscita a rielaborare la ricetta classica introducendo il latte di cocco (che si trova facilmente al super, nel reparto dei prodotti orientali) che attutisce il sapore forte del curry. Non scandalizzatevi per favore, vi assicuro che è molto buono e che alla fine il sapore del cocco non si sente nemmeno! Provare per credere!



Ingredienti per 2 persone:

un petto di pollo
1 cipolla oppure 1 porro
1 patata lessa (facoltativa)
1 scatola di latte di cocco (400 ml)
2 cucchiai di curry
Farina q.b.
4 cucchiai di olio evo
Sale q.b.
Sesamo q.b.

Procedimento:

Tritare la cipolla o il porro e far appassire per circa 15 minuti a fuoco dolce in una pentola antiaderente con i 4 cucchiai d'olio. Se fosse necessario aggiungere un pochino di acqua. Mentre la cipolla cuoce tagliare il petto di pollo a pezzetti e infarinarlo. Aggiungere il pollo alla cipolla e far rosolare da ambo i lati e salare. Aggiungere il curry, mescolare e subito dopo aggiungere il latte di cocco. Mescolare in modo che la polpa e il latte di cocco si miscelino al pollo e al curry. Laciare cuocere a fuoco vivace per circa 10 minuti o finchè il latte sia diventato cremoso. Aggiustare di sale e completare con una spolverata di semi di sesamo.
Io l'ho servito con riso basmati.

venerdì 9 dicembre 2011

FORMAGGIO DI FOSSA, PIADINA E CRESCIONE AI FORMAGGI

Piadina, pecorino di fossa, salame, squacquerone e rucola

Crescione ai  formaggi

Devo iniziare questo post prima di tutto dicendo :grazie mille Milena!
Milena è un'amica che gentilmente mi ha regalato questo delizioso formaggio che è il Pecorino di Fossa.
Per chi già non lo conoscesse il pecorino di fossa è un formaggio molto particolare. Le sue forme nel mese di agosto vengono avvolte in teli e riposte in fosse di tufo per 90 giorni. A fine novembre c'è l'apertura delle fosse con tanto di sagre e degustazioni.
E' un formaggioFormaggio gustoso, dal sapore intenso che passa dal dolce al piccante e la promessa fatta a Milena era di preparare una ricetta con questo tipico formaggio romagnolo da postare sul blog.
Quindi ho pensato non solo di seguire il suo consiglio di romagnola doc e gustarlo con piadina (fatta in casa ovviamente!), salumi e formaggi tipici ma anche di gustarlo cotto, nel tipico crescione (o cassone) ai formaggi che solo per chi è stato in romagna e ha potuto assaggiarlo sa che è una vera goduria.
Naturalmente ho concluso con piada e Nutella (.........era così buona che non ho fatto in tempo a fare la foto!!)
Contrariamente a quanto si possa pensare la piadina è veramente di facile preparazione, quindi non avete scuse...........provate!

INGREDIENTI:
(per 15 piadine e due crescioni)

1 Kg. farina 00
120 g. di strutto
400 g.acqua
100 g. latte
2 cucchiaini di bicarbonato
4 cucchiaini di sale

(per il ripieno del crescione)

150 g. di gorgonzola dolce
50 g. di pecorino di fossa
50 g. formaggio tipo provolone dolce

PROCEDIMENTO:

impastare (come per la pasta della pizza) tutti gli ingredienti per la piadina e formare un composto liscio ed omogeneo. Suddividerlo in tante palline (15 circa ) più due un pochino più grosse per i crescioni.
Lasciare lievitare (a campana cioè sotto una terrina) per circa 30 minuti. In alternativa coprire con un telo inumidito.
Mettere sul fuoco il testo o una pentola antiaderente dal fondo spesso, precedentemente passato con uno scottex imbevuto in poco olio. Stendere le piadine a forma circolare più o meno spesse, a seconda dei gusti, e lasciare cuocere circa 2 minuti per parte. Si dovranno formare tanti punti scuri tipici della piadina.
Nel frattempo che cuocete le piadine abbiate cura di coprire man mano la pasta, altrimenti si secca e non riuscirete più a tirarla.

Per il crescione stendete i due panetti che avevate lasciato più grossi in un disco leggermente più grande rispetto a quello della piadina. Posizionate su una metà di ogni disco di pasta il gorgonzola tagliato a cubetti e il formaggio di fossa e il provolone dolce grattuggiati, richiudete con l'altra metà del disco (tipo calzone) e con una forhetta sigillate i bordi. Cuocere sul testo per 3 minuti per parte.

Nel caso dovessero avanzarvi, le piadine possono essere congelate e al bisogno fatte scongelare direttamente sul testo o in una pentola antiaderente (non nel forno altrimenti seccano!)

BISCOTTI AL COCCO (DI LAURA)



La ricetta che sto postando non è mia ma di Laura, mia cognata. Ho assaggiato per la prima volta questi biscottini fatti da lei e davvero non avrei mai creduto che fossero senza burro o olio. Quindi buoni e con un occhio alle calorie, che non guasta mai! L'unica accortezza è quella di conservarli in una scatola di latta per evitare che si secchino.

INGREDIENTI:

125 g di farina di cocco (io ho usato il cocco grattuggiato)


125 g di farina bianca ( o farina di riso)

3 uova

80 g di zucchero

1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Sbattere in una terrina due uova con lo zucchero (lasciandone da parte un cucchiaio) e successivamente unire le 2 farine.


Montare a neve l'albume del terzo uovo aggiungendo lo zucchero messo da parte in precedenza

assemblare delicatamente l'albume montato al resto del composto e aggiungere un pizzico di sale.

Con l'aiuto di una tasca da pasticcere (o di due cucchiaini) formate tante palline direttamente su una placca da forno ricoperta di carta da forno. Infornare per circa mezz'ora a 140°

Una volta tolti dal forno lasciare raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.